FIERE 2020: COSA CAMBIA IN QUESTO SCENARIO POST LOCKDOWN

Le fiere, da sempre fulcro importante di incontro per il settore orafo gioielliero, a causa dell’emergenza sanitaria in corso hanno ricevuto un brusco stop spostando o addirittura annullando gli appuntamenti previsti per l’anno 2020.

La volontà e l’obiettivo di proteggere la salute dei visitatori, degli espositori e dei lavoratori degli expo regionali porterà inevitabilmente a delle ricadute economiche finanziarie. Ripercussioni che sono state e saranno importanti coinvolgendo molti Paesi nel mondo e molte aziende del settore.

Ma c’è chi, come ad esempio Italian Exhibition Group, intende non arrendersi ed offrire comunque opportunità e visibilità all’eccellenza manifatturiera sostenendo le aziende orafe nella fase post lockdown.

Nascono così i progetti “On Stage” per permettere agli espositori di potenziare la propria presenza online grazie all’organizzazione di una vetrina virtuale in grado di mostrare ai mercati mondiali le creazioni delle aziende clienti, aziende che saranno assistite nella realizzazione di servizi fotografici professionali per un catalogo potenziato con foto, video e novità di prodotto.

Ugualmente, è ormai confermato (anche se non ancora dichiarato ufficialmente) che la fiera Vicenza Oro di settembre quest’anno non verrà realizzata, o per lo meno, non come la conosciamo nella sua versione abituale. In questo momento, proprio mentre stai leggendo questo articolo, la Direzione di Vicenza Oro sta lavorando senza sosta al fine di realizzare un nuovo format per settembre con una presenza più snella di espositori (probabilmente tutti dall’Italia) potenziando invece tutto l’aspetto dell’online che permetterà ai visitatori stranieri di percorrere la fiera e conoscere le nuove tendenze anche collegandosi da casa viste le continue restrizioni dei viaggi ancora in essere.

Siamo di fronte ad un era che cambia, ad un nuovo modo di vendere i gioielli diverso da quello a cui siamo abituati. Saremo in grado di adattarci a questi cambiamenti o la fiera stessa non sarà più il luogo principale di incontro tra domanda e offerta?